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La casa passiva, ecosostenibile perché perfettamente isolata

La casa passiva viene attualmente considerata il modello di abitazione che consente il maggiore risparmio energetico. Questa invenzione tutta europea, frutto della ricerca del fisico tedesco Wolfgang Feist e del professore svedese Bo Adamson, è alla base dell’edilizia sostenibile e dell’architettura bioclimatica, sfruttando al massimo i materiali isolanti. Viene considerata una casa passiva quell’abitazione che assicura il benessere termico senza il consumo di energia. Sostanzialmente il calore emanato all’interno della casa dagli esseri viventi, dagli elettrodomestici e quello che viene dall’esterno, dal sole, dovrebbe bastare a scaldare l’abitazione.

Il benessere termico senza dover ricorrere ai tradizionali impianti di riscaldamento non è una chimera se pensiamo alla qualità dei materiali costruttivi contemporanei. Con uno studio approfondito sul posizionamento dell’edificio in modo da avere il massimo irraggiamento solare, la giusta coibentazione delle pareti (a tal proposito vi consigliamo di visitare il sito www.styrodur-italia.it), un corretto isolamento, gli finestre termiche, si aumenta esponenzialmente l’efficienza energetica. Aggiungendo un impianto di ventilazione per recuperare calore durante la circolazione dell’aria dall’esterno all’interno e coordinando tutti questi dispositivi in maniera ragionata, il risultato sarà un edificio che non ha bisogno di riscaldamento e soprattutto non inquina. Da un recente studio dell’Osservatorio Autopromotec, gli impianti termici per il riscaldamento degli edifici hanno un’incidenza altissima sul totale delle emissioni di CO2 in ambito urbano, fino a 6 volte superiore rispetto all’incidenza di quello provocato dal traffico. La Casa Passiva è quindi il futuro, se vogliamo preservare lìambiente?

Come funziona una casa passiva

L’obiettivo della casa passiva è mantenere il calore all’interno della casa. Questo è possibile attraverso isolamento, sigillatura, ventilazione ed esposizione.

Isolamento termico. Isolare bene l’edificio permette evidentemente di mantenere meglio il calore all’interno delle abitazioni. Questo è possibile aumentando lo spessore del materiale isolante, che verrà disposto su tutte le pareti compreso il tetto ma anche e soprattutto collocando l’isolante nello strato più esterno della parete. Grazie al perfetto isolamento termico, l’edificio riesce a riscaldarsi grazie a fonti di calore naturali e già presenti, come gli elelttrodomestici, l’illuminazione, il sole che entra dalle finestre, la cucina, l’acqua calda che scorre nel bagno, gli stessi esseri umani. Per questo dovrà ci vorrà una progettazione attenta anche degli interni, perchè Anche la scelta e la disposizione degli elettrodomestici non può essere lasciata al caso, visto che servono a scaldare gli ambienti.

Finestre termiche. Le aperture sono la maggiore fonte di dispersione di calore in un edificio. In una casa passiva il vetro delle finestre sarà triplo anziché doppio. La superficie vetrata diventa in questo modo più isolante. Per ottenere il massimo beneficio si sceglierà di progettare poche grandi finestre piuttosto che tante finestre piccole: le finestre grandi aumentano la luminosità e fanno entrare maggiore calore prodotto dai raggi del sole.

Ventilazione. La circolazione dell’aria tra interno ed esterno in una casa passiva deve essere particolarmente controllata. Obiettivo è trattenere il calore dell’aria che esce per riscaldare l’aria che entra. Bisognerà quindi dotarsi di un impianto di ventilazione a “doppio flusso” (flusso in entrata e flusso in uscita passano per il sistema di ventilazione) con scambio di calore. In questo modo è possibile recuperare fino all’ 85% del calore dell’aria che esce, per donarlo all’aria che entra. La ventilazione controllata serve anche a uniformare la temperatura delle diverse stanze dell’edificio, recuperando il calore dalle stanze dove se ne produce di più (come il bagno, la cucina, e gli ambienti più affollati ) per cederlo alle stanze più fredde come le camere da letto e il soggiorno.

Esposizione. La forma di un edificio è di vitale importanza nel caso si stia progettando una casa passiva. Un edificio di volume compatto permetterà infatti un maggiore isolamento termico. Studiando poi una corretta esposizione dell’edificio rispetto al sole, si potrà assorbire il calore nel caso delle superfici più soleggiate anche attraverso ampie vetrate, mentre le pareti più fredde e meno soleggiate dovranno essere perfettamente coibentate. Nei climi temperati occorre prevedere, al tempo stesso, una sufficiente ombreggiatura delle pareti rivolte verso il sole, in modo da mantenere la casa fresca nei mesi estivi.

Per la casa passiva dovranno essere utilizzata solo materiali all’avanguardia e tecnologicamente evoluti e per essere veramente tale, naturalmente dovrà essere alimentata da fonti rinnovabili, quindi pannelli fotovoltaici per la produzione diretta di elettricità e pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria.

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