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Tutto ciò che devi sapere sulle chiavi a cricchetto

Che tu sia un amante del fai da te o lavori in un’officina, sicuramente hai sentito parlare delle chiavi a cricchetto e, molto probabilmente, hai anche avuto occasione di usarne una. Se hai bisogno di acquistare questo attrezzo e vuoi saperne di più sui suoi vantaggi e le sue caratteristiche, continua a leggere!

Nell’articolo di oggi ti lasciamo una panoramica sulle chiavi a cricchetto: come sono fatte e perché sono così utili, quali modelli esistono e quali sono i criteri per scegliere quello che più si addice alle tue esigenze.

Come sono fatte le chiavi a cricchetto

Le chiavi a cricchetto sono composte da diversi elementi. La base di questo strumento è un corpo piatto metallico, solitamente in acciaio, con una lunghezza che varia dai 15 ai 25 cm.

Su un’estremità del corpo si trova l’impugnatura, spesso fatta di gomma o di speciali materiali antiscivolo. In alcuni modelli, al posto dell’impugnatura si trova la cosiddetta “forchetta”, cioè la forcella biforcuta tipica delle tradizionali chiavi inglesi. In questo modo, lo strumento acquisisce una doppia valenza e può essere usato in entrambe le modalità.

Sull’estremità opposta si trova il cricchetto vero e proprio. Senza andare troppo nel dettaglio, si tratta di un sistema formato da una ruota dentata, una molla, una sfera e una leva che permettono di avvitare o svitare bulloni, dadi e viti senza essere obbligati a sollevare e riposizionare ogni volta l’attrezzo. È proprio questo sistema che rende le chiavi a cricchetto comodissime!

Come si usano le chiavi a cricchetto

Sul mercato esistono molti modelli di chiave a cricchetto diversi, tra cui alcuni che funzionano con sistemi diversi rispetto a quello appena descritto. In ogni caso, tutte le chiavi a cricchetto si usano allo stesso modo.

  1. Per prima cosa, è necessario inserire l’innesto desiderato sull’estremità del cricchetto;
  2. Poi, bisogna posizionare l’innesto sul dado o il bullone che si desidera avvitare o svitare;
  3. Adesso si può iniziare a muovere la chiave.

Criteri di scelta

La cosa principale da fare è determinare la dimensione che non si riferisce esclusivamente a quella della chiave, ma anche a quella del quadrato che permette all’innesto di essere collegato alla chiave. Le dimensioni più comuni sono le seguenti:

  • 1/4 – Per innesti dai 4 ai 14 mm che sono adatti per oggetti di piccole dimensioni;
  • 3/8 – Funziona con innesti da 8 a 22 mm che vanno benissimo per eseguire la maggior parte dei lavori in garage su moto e automobili, oppure per la ristrutturazione di una casa;
  • 1/2 – Va bene per innesti da 8 a 32 mm;
  • 3/4 – Sono le chiavi a cricchetto più grandi che vanno da 19 a 46 mm.

Ricorda che ogni dimensione richiede un set specifico di innesti che possono essere acquistati tutti insieme o separatamente a seconda delle necessità.

Un altro parametro importante è la quantità di denti del cricchetto. Questo influisce sia sulla comodità d’uso, sia sulla velocità delle operazioni di avvitamento e svitamento. Generalmente, il numero minimo di denti è 24, quello massimo è 72. Minore è la quantità di denti, maggiore è la velocità con cui si “gira” il bullone o dado e maggiore è l’ampiezza dei movimenti necessari per farlo. Al contrario, maggiore è il numero di denti, minore è la velocità di esecuzione, ma anche l’ampiezza necessaria per avvitare o svitare.

Va tenuto in considerazione anche il carico consentito sull’attrezzo. Quando si usano le chiavi a cricchetto è necessario applicare una certa forza che lo strumento in questione deve essere in grado di sopportare. Altrimenti, non solo si rischia di rompere il cricchetto, ma anche di danneggiare dadi, bulloni e viti.

Così come per gli altri attrezzi anche per le chiavi a cricchetto le caratteristiche ergonomiche sono importanti. Una buona chiave non deve essere solo affidabile, resistente e solida, ma anche funzionale e comoda da usare, in modo che non provochi ferite alle mani e sia confortevole da maneggiare.

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