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Materiali resistenti al fuoco

Materiali resistenti al fuoco

 

Provvedere alla sicurezza degli edifici tramite l’implementazione di materiali resistenti al fuoco efficaci, costituisce un fattore di estrema importanza. Ciò richiede l’utilizzo di misure appropriate eSpecialisti si occupano dell'iinstallazione pannelli resistenti al fuoco di materiali resistenti al fuoco come vetri resistenti al fuoco e vernici resistenti al fuoco, ingrado di prevenire o confinare l’espansione del fuoco all’interno di una struttura. Una condizione irrinunciabile per il buon esito di questo processo è rispettare le normative sulla sicurezza antincendio, soddisfare i requisiti di progettazione e attingere a materiali con classe di resistenza al fuoco alta
Qui di seguito vengono riportati alcuni punti salienti da considerare quando si progetta edifici resistenti al fuoco:

  • Classificazione degli edifici:  la classificazione degli edifici si basa generalmente sulla loro destinazione d’uso e sulle loro dimensioni, come stabilito dalla normativa. Tuttavia, le diverse categorie implicano specifici requisiti di resistenza al fuoco, che possono variare a seconda che l’edificio sia adibito a residenza, commercio o industria.
  • Compartimentazione: la divisione in compartimenti è un elemento fondamentale nella progettazione antincendio. Grazie all’utilizzo di barriere come pareti, pavimenti, soffitti e pannelli resistenti al fuoco, l’edificio viene diviso in unità separate. Questa soluzione impedisce la propagazione del fuoco e limita la sua estensione ad una determinata zona, rallentando così il rischio di propagazione ad altre parti dell’edificio.
  • Materiale e rivestimenti: per i componenti utilizzati per le superfici delle pareti, dei pavimenti e dei soffitti, è imprescindibile che siano resistenti al fuoco e conformi alle leggi sulla sicurezza vigenti. Per esempio, tra i vari materiali utilizzabili vi sono il gesso, il cemento, il metallo e i pannelli appositi di fibra di vetro per la protezione ignifuga. É di primaria importanza che i materiali selezionati rispettino le normative antincendio locali.
  • Impianti di allarme antincendio: È raccomandato installare negli edifici dei sistemi di rilevamento fumo o aumento di temperatura, atti ad avvisare gli occupanti in caso di pericolo di incendio. Tali sistemi possono consistere di sensori di fumo, sensori di calore, getti d’acqua automatici o segnalazioni acustiche.
  • Vie di fuga e sistemi di evacuazione: la progettazione antincendio deve considerare l’utilizzo di vie di fuga accessibili e sicure per le persone che si trovano all’interno dell’edificio. Tali vie di fuga devono essere ben segnalate e libere da ostacoli. Inoltre, possono essere implementati sistemi di evacuazione come scala antincendio, porte tagliafuoco e segnaletica di emergenza a supporto della sicurezza.
  • Isolamento termico: l’isolamento termico è considerato nella progettazione della resistenza al fuoco per evitare il passaggio del calore all’interno dell’edificio. Tale isolamento può essere ottenuto grazie all’utilizzo di materiali che siano resistenti al fuoco e isolanti termici.

materiali resistenti al fuoco per porta antincendioE’ necessario evidenziare che la costruzione di strutture con materiali resistenti al fuoco può essere differente a seconda delle normative specifiche del paese o della regione. Per tale motivo, è imperativo prendere visione delle norme ed i regolamenti locali in materia di prevenzione incendi e coinvolgere professionisti esperti nella progettazione di immobili per garantire la massima sicurezza contro gli incendi.

 

Facciamo presente l’importanza di questi punti e degli altri che seguiranno per Aule antincendio e campi prove.

Per saperne di più vi invitiamo a vedere la pagina Aule antincendio e campo prove.

 

Categorizzazione degli edifici con materiali resistenti al fuoco

La categorizzazione degli edifici con materiali resistenti al fuoco differisce da nazione a nazione e può derivare da diverse metriche, quali l’uso dell’edificio, le dimensioni, l’altezza, la capienza e il tipo di occupazione svolta. Di seguito sono elencati alcuni dei standard usufruiti più spesso nella classificazione degli edifici:

  • Uso dell’edificio: solitamente, gli edifici vengono catalogati in base alla loro principale destinazione d’uso. Ad esempio, possono essere designati come abitativi, commerciali, industriali,Foto di uno stock di mattoni resistenti al fuoco istituzionali (come scuole o ospedali), per il tempo libero o ibridi.
  • Dimensioni e altezza: le dimensioni e l’altezza degli edifici possono essere categorizzate in base a diversi fattori come il numero di livelli, la superficie totale dell’edificio o il volume degli spazi interni.
  • Capacità di occupazione: la capacità di accoglienza di un edificio può essere definita in base alle normative vigenti. Essa può essere quantificata in termini di ospiti massimi che l’edificio è in grado di contenere allo stesso tempo o tramite la capacità degli spazi di riunione, come il numero di persone che possono essere ospitate in essi.
  • Attività svolte: le attività che si svolgono all’interno di un edificio possono influenzare la sua classificazione. Ad esempio, un edificio che ospita attività ad alto rischio come una fabbrica chimica o un laboratorio potrebbe richiedere norme di sicurezza antincendio più stringenti rispetto a un edificio per uffici.

È essenziale tenere presente che la categorizzazione degli edifici può differire da nazione a nazione, a seconda delle norme e leggi in vigore sul territorio. Ogni area geografica potrebbe possedere propri criteri di classificazione e protocolli di sicurezza contro il fuoco. Di conseguenza, conviene consultare le disposizioni normative regionali e rivolgersi ad esperti di comprovata esperienza nella classificazione edilizia al fine di attuare le misure di sicurezza antincendio con la giusta conformità.

 

 

La compartimentazione con materiali resistenti al fuoco

I parametri per la compartimentazione con materiali resistenti al fuoco sono costituiti da vari requisiti e aspetti che sono studiati nel progetto degli edifici allo scopo di prevenire o raffrenare la diffusione del fuoco all’interno delle diverse sezioni della costruzione. Di seguito sono presentati alcuni dei principali criteri utilizzati per la compartimentazione.

  • Pareti resistenti al fuoco: le pareti resistenti al fuoco sono realizzate con materiali ignifughi e devono essere in grado di resistere al fuoco e alle fiamme per un certo periodo di tempo, definito dalle normative di sicurezza antincendio. Questo periodo di tempo è noto come resistenza al fuoco o resistenza nominale e può variare in base all’edificio e alle sue caratteristiche.
  • Pavimenti e soffitti resistenti al fuoco: come le pareti, anche i pavimenti e i soffitti devono essere costruiti utilizzando materiali resistenti al fuoco. Materiali come il calcestruzzo armato, le vernici resistenti al fuoco, le piastrelle in ceramica o i pannelli resistenti al fuoco possono essere adoperati per creare una barriera al fuoco e limitarne la propagazione.
  • Giunti e sigillature: è necessario un’appropriata sigillatura delle giunzioni tra pareti, pavimenti e soffitti per evitare l’ingresso di fuoco, fumo e calore. Si utilizzano sostanze intumescenti o sigillanti resistenti al fuoco per garantire una tenuta corretta.
  • Porte e finestre resistenti al fuoco: le aperture all’interno delle pareti, come le porte e le finestre con vetri resistenti al fuoco, devono rispettare specifici standard di resistenza al fuoco. Potrebbero essere montate delle porte-tagliafuoco e delle finestre ignifughe in grado di resistere al passaggio delle fiamme per una durata prestabilita.
  • Sistema di compartimentazione continua: un sistema di compartimentazione continua richiede che tutti i compartimenti siano sostanzialmente separati senza nessuno spazio vuoto o area non adeguatamente protetta che permetterebbe la propagazione delle fiamme tra essi. Una corretta installazione e sigillatura dei materiali resistenti al fuoco e degli elementi coinvolti nella compartimentazione sono di importanza cruciale per garantire l’effettiva continuità della barriera contro il fuoco.
  • Canalizzazioni e servizi tecnici: gli accessi per canalizzazioni, cavi resistenti al fuoco e servizi tecnici che passano attraverso le mura, il pavimento e il soffitto dovrebbero essere foto di un tecnico che si occupa di installazione giunti resistenti al fuocoadeguatamente sigillati per impedire la diffusione del fuoco. Si utilizzano sostanze intumescenti e ignifughe per preservare l’integrità della compartimentazione.

Questi sono solo alcuni degli standard comuni utilizzati nella progettazione dell’isolamento antincendio. Tuttavia, è essenziale tenere presente che le specifiche esatte possono variare in base alle normative locali sulla sicurezza antincendio e alle esigenze specifiche dell’edificio. In quest’ottica, è fondamentale cercare collaborazione con professionisti qualificati in fase di progettazione e fare riferimento alle normative vigenti, per garantire la massima protezione contro gli incendi.

 

Progettazione classe di resistenza al fuoco

Nella progettazione classe di resistenza al fuoco, i materiali e i rivestimenti impiegati giocano un ruolo vitale nel rallentare la diffusione del fuoco e nella limitazione dei danni provocati dall’incendio all’interno degli edifici. Alcuni dei materiali resistenti al fuoco  e rivestimenti spesso utilizzati includono:

  • Gesso: il Gesso è un materiale comunemente utilizzato per la copertura di pareti, soffitti e superfici dato che possiede una buona resistenza al fuoco. Esso può essere utilizzato comefoto dall'alto di scale antincendio in acciaio ignifugo stucco o in forma di pannelli di gesso, chiamati anche cartongesso. Una variante di gesso, chiamata gesso intumescente, aumenta di volume quando esposto al calore, fornendo una maggiore protezione termica.
  • Cemento: il materiale del cemento, soprattutto quello armato, è una sostanza ignifuga comunemente utilizzata per creare parti portanti ed elementi resistenti al fuoco. Grazie alla sua inerzia termica elevata, il cemento mantiene la sua integrità strutturale persino altissime temperature.
  • Acciaio: il metallo d’acciaio è uno dei materiali resistenti al fuoco che viene frequentemente impiegato in diverse applicazioni, come le strutture di supporto e le porte ignifughe. Per rendere l’acciaio ancora più resistente al calore, spesso si utilizzano rivestimenti intumescenti o vernici intumescenti, che si espandono al contatto con alte temperature creando uno strato isolante che ritarda la propagazione del fuoco.
  • Pannelli di fibra di vetro: i pannelli in fibra di vetro sono creati tramite l’intreccio o la stratificazione di fibre di vetro. Sono riconosciuti per la loro capacità di resistere al fuoco e sono comunemente utilizzati per rivestire pareti e soffitti. Grazie alla loro efficace proprietà di isolamento termico, questi pannelli sono in grado di limitareaddetto solleva un pannello di vetro ignifugo la diffusione del calore all’interno degli edifici.
  • Rivestimenti intumescenti: le vernici o i materiali speciali noti come rivestimenti intumescenti si espandono formando uno strato spugnoso che protegge il materiale sottostante quando vengono esposti al calore. Sono applicati su elementi strutturali come travi in legno o acciaio per aumentarne la resistenza al fuoco. 
  • Rivestimenti ignifughi: esistono anche dei prodotti per la protezione antincendio che possono essere applicati a materiali già esistenti, con l’obiettivo di conferire loro una maggiore resistenza al fuoco. Questi prodotti possono presentarsi sotto forma di vernici, spray o malte speciali, i quali creano una barriera difensiva contro gli effetti del calore e delle fiamme.

È imprescindibile evidenziare che la selezione dei materiali e dei rivestimenti deve essere basata sulle necessità precise e sui criteri di sicurezza antincendio imposti dalla normativa. Di conseguenza, è di importanza vitale attenersi ai regolamenti del luogo e rivolgersi a professionisti qualificati in materia di progettazione antincendio per assicurare l’impiego dei materiali e dei rivestimenti adeguati a uno specifico edificio.

 

 

Isolamento termico con materiali resistenti al fuoco

foto con cavi resistenti al fuoco e coperture ignifugheNella progettazione degli edifici resistenti al fuoco, l’ isolamento termico con materiali resistenti al fuoco riveste un ruolo fondamentale. Lo scopo dell’isolamento termico è quello di diminuire la trasmissione del calore attraverso le pareti, i pavimenti, i soffitti e altre parti dell’edificio. In caso di incendio, un adeguato isolamento termico può contribuire a limitare la diffusione del calore all’interno dell’edificio e a ridurre il rischio di cedimento strutturale.
Ecco alcuni esempi di materiali resistenti al fuoco e tecniche frequentemente usati per l’isolamento termico in caso di incendio nelle costruzioni:

 

 

  • Materiali isolanti ignifughi: esistono dei materiali resistenti al fuoco isolanti, appositamente progettati per questo scopo, quali la lana di vetro o la lana di roccia. Questi materiali sono caratterizzati da una bassa conducibilità termica e possono sopportare alte temperature senza subire scioglimento o bruciatura.
  • Intonaco intumescente: l’intonaco è una protezione in grado di espandersi in presenza di elevata temperatura, creando una sorta di barriera isolante sulla superficie protetta. Questa tecnologia viene impiegata frequentemente per rivestire pareti, soffitti e struttura metalliche o in legno, al fine di rallentare la propagazione del calore.
  • Pannelli resistenti al fuoco isolanti : ci sono dei pannelli isolanti che, oltre ad essere efficienti nel limitare la dispersione del calore, offrono anche una notevole resistenza al fuoco. Grazie a questa particolare caratteristica, questi pannelli possono essere impiegati per rivestire pareti, soffitti e solai, offrendo così una protezione supplementare contro l’espandersi delle fiamme.
  • Spazi vuoti e camere d’aria: è possibile creare spazi vuoti o cavità nelle pareti o nei pavimenti come ulteriore strato isolante. Queste aree possono essere riempite con materiali resistenti al fuoco isolanti o gas isolanti, come l’aria o l’argon, per diminuire la dispersione termica.uomo con sussidi di protezione per il viso, testa la resistenza al fuoco del vetro
  • Vetri ignifughi: nel caso di finestre o vetrate, è possibile optare per i vetri resistenti al fuoco che hanno la capacità di resistere alle alte temperature e alle fiamme. Tali vetri sono appositamente progettati per ridurre la diffusione di calore attraverso le finestre e limitare i pericoli connessi agli incendi.

Per massimizzare l’efficacia nel limitare la propagazione del fuoco, è importante combinare l’isolamento termico con una compartimentazione adeguata e altri sistemi di sicurezza antincendio. È essenziale rispettare le disposizioni normative e le linee guida locali in materia di progettazione dell’isolamento termico e coinvolgere professionisti qualificati per l’installazione sicura e corretta dei materiali isolanti nelle costruzioni resistenti alle fiamme.

 

Norme e leggi sulla resistenza al fuoco

lavoratore applica rivestimenti intumescentiIn Italia, la capacità degli edifici di resistere al fuoco è regolata da norme e leggi sulla resistenza al fuoco emanate dal Ministero dell’Interno, in particolare dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. Qui di seguito sono riportate alcune delle principali norme e leggi in merito agli edifici con materiali resistenti al fuoco in Italia.

  • Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 151/2011: questo decreto dispone le “Directive per la prevenzione degli incendi” e dettaglia le istruzioni essenziali per la pianificazione, l’erezione e la gestione di edifici al fine di impedire incendi, assicurare l’evacuazione delle persone in sicurezza e semplificare le attività di soccorso.
  • Circolare del Ministero dell’Interno n. 18/1981: questa circolare indica le linee guida da seguire nella progettazione e costruzione di edifici per garantire la loro sicurezza antincendio. In essa sono elencate le disposizioni tecniche e regolamentari fondamentali da rispettare.
  • Norma tecnica UNI 9795: questa norma stabilisce i criteri generali per la classificazione resistenza al fuoco degli elementi strutturali come ad esempio pavimenti, pareti, solai, finestre, porte e sistemi di compartimentazione. La normativa fornisce misure standardizzate e valutazioni per testare la resistenza al fuoco dei materiali e degli elementi architettonici che verranno impiegati in edilizia.
  • Norma tecnica UNI EN 13501: questa norma stabilisce i principi per classificare la reazione al fuoco dei prodotti da costruzione e degli elementi da impiegare all’interno degli edifici. Questa norma specifica i vari livelli di resistenza al fuoco dei materiali in base alla loro capacità di propagazione delle fiamme, alla produzione di fumo e alla formazione di gocce infiammate. .
  • Norme regionali: oltre alle leggi nazionali, potrebbero esserci regolamenti locali o regionali che includono richieste supplementari o ampliative riguardanti la capacità di resistere al fuoco degli edifici. Tali normative possono differire a seconda della località e sono da considerare durante la fase di progettazione e realizzazione della costruzione.

È essenziale considerare che le regolamentazioni e le disposizioni potrebbero essere soggette a delle modifiche col passare del tempo. Per questo motivo, è fortemente consigliabile fare uso delle ultime edizioni delle norme e consultare degli specialisti qualificati, quali ingegneri e architetti specializzati nella sicurezza nei casi di incendi, al fine di garantire la rispondenza alle attuali regolamentazioni.

 

Informazioni supplementari sulla resistenza al fuoco

lavoratore applica la vernice ignifuga bianca su dei travi di cementoEsistono alcune informazioni supplementari che potrebbero risultare utili per comprendere la resistenza al fuoco di materiali resistenti al fuoco delle costruzioni. Di seguito sono riportati alcuni dettagli chiave:

  • Certificazioni e marcature: esistono organizzazioni di certificazione indipendenti che possono autorizzare alcuni prodotti o materiali utilizzati per aumentare la resistenza al fuoco degli edifici. Queste autorizzazioni garantiscono che i prodotti rispettino particolari requisiti di sicurezza antincendio. Tra le autorizzazioni più comuni troviamo l’etichettatura CE (Conformità Europea) e l’etichettatura UNI (Italia).
  • Manutenzione: la manutenzione degli elementi e dei sistemi resistenti al fuoco degli edifici è fondamentale e richiede ispezioni, pulizia e manutenzione regolari di porte, finestre, sistemi di compartimentazione, sigillature e impianti antincendio. Una manutenzione insufficiente potrebbe mettere a rischio l’efficacia della resistenza al fuoco.
  • Piani di emergenza: per garantire la massima sicurezza contro gli incendi, non basta costruire edifici resistenti al fuoco. È altrettanto importante preparare piani di emergenza solidi, che comprendano istruzioni per l’evacuazione, percorsi di fuga ben segnalati, l’installazione di dispositivi di allarme e la formazione del personale sull’uso degli estintori.
  • Normative specifiche per determinati settori: a seconda del tipo di costruzione o del settore specifico, potrebbero essere presenti ulteriori normative e linee guida per la resistenza al fuoco. Per esempio, gli edifici pubblici come ospedali, scuole, centri commerciali, alberghi o strutture industriali potrebbero essere soggetti ad specifici requisiti di sicurezza antincendio.
  • Tecnologie avanzate: l’evoluzione delle tecnologie avanzate ha permesso di fare grandi progressi nel campo della resistenza al fuoco. Attraverso l’utilizzo di materiali intumescenti, la progettazione di sistemi di rilevazione automatica degli incendi, la realizzazione di sistemi di spegnimento automatico, l’impiego di innovativi isolamenti termici e l’adozione di sistema di controllo della fumo si può garantire una maggiore sicurezza antincendio degli edifici.

È fondamentale evidenziare che la questione dei materiali resistenti al fuoco degli edifici è complessa e richiede la competenza di esperti qualificati, come gli ingegneri e gli architetti specializzati in sicurezza antincendio. In ogni caso, si raccomanda sempre di consultare e coinvolgere tali professionisti durante le fasi di progettazione, costruzione e manutenzione degli edifici, al fine di garantire la massima protezione contro gli incendi. 

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