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Amianto: quali sono i rischi per la salute

L’amianto è un materiale che presenta molteplici qualità, motivo per cui, soprattutto in passato, è stato impiegato non poco in edilizia. Tuttavia i rischi per la salute sono tali che l’uso è non solo sconsigliato, ma persino illegale.

L’unico modo per prevenirli è, pertanto, la rimozione della struttura in amianto, un’operazione che può essere eseguita solo da ditte qualificate. Una delle soluzioni più interessanti è quella che si può trovare su https://www.professionalcoperturesrl.it/, un’azienda presente da oltre 20 anni su tutto il territorio nazionale specializzata proprio nella rimozione dell’amianto che presta particolare attenzione alla tutela dei propri lavoratori.

In questo articolo vi raccontiamo quali sono i rischi a cui si va incontro con l’amianto, un materiale pericoloso per la salute di tutti.

Amianto: che tipo di materiale è?

Il termine amianto deriva dal greco “asbestos” il cui significato è “che non si spegne”. L’amianto è conosciuto ancora oggi anche come asbesto e presenta caratteristiche assolutamente inerenti a un nome così importante.

Un altra parola utilizzata come sinonimo è “eternit”, anche se, in realtà, si tratta della casa produttrice più nota di un materiale che vede il cemento mescolato a fibre di amianto.

L’amianto appartiene alla classe chimica dei silicati, il suo aspetto è fibroso e la struttura microcristallina. Le fibre che lo compongono sono estremamente sottili e si sviluppano longitudinalmente per alcuni centimetri di micron (1 micron= 1 millesimo di millimetro), motivo per cui non sono percepibili a occhio nudo.

L’amianto è un materiale resistente, soprattutto al fuoco e agli elementi termici e meccanici, all’usura e persino all’abrasione. Inoltre, presenta proprietà fonoassorbenti e termoisolanti. Ha solo una controindicazione: è altamente nocivo per la salute. Vediamo perché.

Perché l’amianto è pericoloso

Le patologie che possono essere causate dall’amianto sono diverse. Nel dettaglio:

  • Cancro al polmone.
  • Mesotelioma.
  • Cancro del peritoneo.
  • Cancro della pleura.
  • Asbestosi.

Come si può vedere, si tratta di patologie tumorali la cui comparsa generalmente avviene a distanza di 25 anni, ma anche dopo 40-45 anni, in seguito all’esposizione all’amianto.

L’amianto, pertanto, avendo una struttura fibrosa e altamente sfaldabile risulta facilmente inalabile; nell’ambiente si trova generalmente aerodisperso. Le sue fibre, nel caso di esposizione, vengono inalate e si depositano all’interno della pleura e degli alveoli polmonari.

La presenza delle fibre causa stati di infiammazione persistenti i quali portano alla produzione di molecole che danneggiano il DNA cellulare: in questo modo avviene la trasformazione tumorale. L’amianto, quindi, presenta danni irreversibili per l’organismo ed è, allo stesso tempo, davvero semplice da inalare.

In conclusione

La rimozione dell’amianto è un diritto e un dovere, sia per i soggetti pubblici sia per quelli privati. Vista la sua tossicità, può essere fatta solo da aziende che presentano particolari requisiti professionali e tecnici, in grado di tutelare la salute dei propri lavoratori.

Si può segnalare la presenza dell’amianto all’ASL di riferimento, anche sotto forma di denuncia anonima. Uno dei doveri delle Regioni, infatti, è quello di effettuare il censimento di tutte le strutture in amianto e accertarsi della rimozione di questo pericoloso materiale.

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